I nostri viaggi

Questa parte del sito racconta dei viaggi fatti dalla II A e dalla I B di Alà dei Sardi. La II A è andata in uno dei posti più suggestivi della Sardegna l'isola dell'Asinara; mentre la I B è andata a vedere le bellezze di Bitti.

Valentina A., Omar T.


Il viaggio all'Asinara 

Il giorno 8 maggio 2019 abbiamo fatto un viaggio d'istruzione all'Asinara.

L'Asinara è un'isola situata all'estremità nord occidentale della Sardegna, nel Mar Mediterraneo, fa parte del comune di Porto Torres e dal 1997 è diventata parco nazionale dell'Unesco. Ha ospitato per tanti anni delle carceri di massima sicurezza dove sono stati incarcerati alcuni dei più grandi mafiosi del XX secolo come Totò Riina, Raffaele Cuttolo e Matteo Boe. Molto probabilmente deriva il suo nome dalle coste sinuose e dagli asini che vivono in tutta l'isola.

Il sito più importante è quello di Campu Perdu, dove si trova una domus de Janas nei pressi di Cala Reale. Nella parte settentrionale, invece, si trova il borgo di Cala d'Oliva che nel 1900 era il centro abitato più grande dell'isola. La nostra gita è cominciata alle 7:30 quando siamo partiti col pullman per andare a Buddusò a prendere gli altri alunni delle classi seconde. Un quarto d'ora dopo siamo ripartiti con destinazione Stintino, un comune di 1600 abitanti che si trova nella punta nord-occidentale della Sardegna. Il viaggio di quasi due ore è stato piacevole e abbiamo avuto modo di socializzare con i ragazzi delle altre scuole. Dopo una breve merenda fatta nel porticciolo del paese siamo saliti su un battello che ci ha portato a Fornelli, uno dei punti dove attraccano i battelli nell'isola dell'Asinara. Appena arrivati ci siamo fermati in un piccolo bar per ristorarci con bevande e gelati.

Subito dopo siamo saliti sul trenino gommato per attraversare tutta l'isola. Il percorso che avremmo dovuto compiere era di 26 km tra andata e ritorno. Durante il viaggio in treno la guida, di nome Federica, ci ha spiegato tante cose sulla fauna e la flora dell'isola. Abbiamo potuto osservare la macchia mediterranea, disposta su tutta la superficie dell'isola, composta da alberi di tipo sempreverde come i lentischi, gli olivastri, i ginepri fenici e la coloratissima pianta dell'Euforbia.

Gli animali più diffusi e caratteristici dell'isola sono gli asini, in particolar modo l'asino Albino o asino Bianco dell'Asinara. Questi presentano la caratteristica croce di Sant'Andrea sul dorso. Molti asinelli maschi avevano delle ferite causate dalle lotte con altri simili nei periodi dell'accoppiamento. Fanno parte della fauna del territorio anche i mufloni, i cinghiali sardi e i mustioli.

Una delle cale più importanti dell'isola è la cala di Sant'Andrea che purtroppo abbiamo visto da lontano poiché è vietata la balneazione. Il suo fondale è basso e sabbioso, ricco di fauna marina che può vivere indisturbata perché la spiaggia è area protetta. Il mare è cristallino dai colori che cambiano durante la giornata, passando dal verde smeraldo all'azzurro e al blu intenso.

Il nostro viaggio è proseguito verso il CRAM, centro recupero marino, in cui ci hanno spiegato che le tartarughe sono in via di estinzione perché ingeriscono la plastica che si trova in mare e in questo centro vengono curate e aiutate a riprendersi. Quando ci siamo andati noi c'era solo una tartaruga di nome Gina e tra poco, quando le acque si riscalderanno, la potranno liberare.

Abbiamo fatto una sosta rilassante per il pranzo a Cala Reale e proprio qui ci hanno comunicato una bruttissima notizia e cioè che non potevamo proseguire il nostro viaggio a causa di un danno al motore del trenino. Allora la guida insieme alle professoresse, ha deciso di portarci all'ossario, un'imponente struttura dove sono conservate le ossa dei soldati austroungarici. Con la visita a quest'ultimo monumento si è conclusa la nostra gita nell'isola. Il viaggio di ritorno in battello è stato meno bello rispetto al primo perché il mare era molto mosso quindi siamo dovuti entrare dentro per ripararci dall'acqua.

Dopo 2 ore di viaggio in pullman siamo arrivati ad Alà dove le professoresse ci hanno lasciato ai nostri genitori e in quel momento è finita la nostra gita per quest'anno. È stata una gita bellissima con una giornata soleggiata che ci ha fatto godere appieno delle bellezze della nostra terra.

Omar T., Giovanni D., Manuel M., Valentina A., Francesca B. 



Il viaggio a Bitti


Questa sezione è dedicata al viaggio di istruzione delle classi prime di Alà dei Sardi. Era un 13 maggio molto piovoso. I ragazzi della I B di Alà aspettavano impazienti il pullman che li avrebbe portati a Bitti. I posti che avrebbero dovuto visitare erano: Bittirex, il Museo Etnografico e del Canto a Tenore, il Museo Multimediale di Leonardo da Vinci e il sito nuragico Romanzesu. Questo purtroppo non è stato visitato per colpa della troppa pioggia che ha allagato l'intero sito.

Bittirex



Era il 13 Maggio del 2019, una giornata molto piovosa! Quattro meravigliosi ragazzi della 1 B di Alà dei Sardi di nome Tommaso, Angelica, Kekka e Francesca non si arresero davanti alle intemperie e con ombrello e taccuino in mano andarono a compiere la loro impresa fantastica: raccontare a tutti le bellezze del parco dei dinosauri Bittirex.

Davanti ai nostri occhi comparvero le specie più terribili del passato. Le elenchiamo qui sotto:                                                         

il Velociraptor è il dinosauro più veloce ma soprattutto il più intelligente, è uno dei generi di dinosauro più noti al grande pubblico grazie al suo ruolo nella serie di film di Jurassic Park.

L' Allosauro, che ricorda il corpo delle lucertole, era un predatore bipede di medie dimensioni e il suo cranio era incredibilmente robusto e compatto e armato di una moltitudine di denti.

Il Triceratopo, che ha tre corna frontali, è uno dei dinosauri più conosciuti e famosi grazie ad innumerevoli reperti ritrovati.La funzione delle corna e dei fronzoli presenti sul cranio dell'animale è oggetto di dibattito. Tradizionalmente, tali strutture sono sempre state interpretate come armi di difesa contro i predatori.

Il Pachyrinosauris ha un grosso naso che utilizza per difendersi, è simile ad una terribile lucertola.

Il T-rex era un carnivoro bipede con un cranio largo e massiccio, bilanciato da una coda lunga e pesante. In confronto alle sue gambe robuste, gli arti anteriori erano corti, ma relativamente possenti.Fu il più grande dei tirannosauridi e uno dei predatori terrestri più grandi e forti conosciuti.

Tommaso P., Angelica D., Kekka, Francesca L.


Il canto a tenore

Il Museo Multimediale del Canto a Tenore si trova in un'antica casa del quartiere Monte Mannu. Questo Museo costituisce una realtà davvero singolare che, grazie alla modernità e alla tecnologia, consente di conoscere un tipo di canto unico al Mondo proclamato Patrimonio Orale e immateriale dell' Umanità dall' Unesco. Il Museo possiede quattro sale: la prima con postazioni multimediali dotate di uno schermo e cuffie; la seconda con i totem, quattro colonne aventi dei bottoni rossi schiacciando i quali si riproduce il suono di ogni voce. Le colonne sono poste in cerchio così come si dispongono i quattro Tenores: sa oche, sa mesu oche, sa contra, su bassu. La terza sala contiene dei CD a disposizione che permettono di ascoltare la musica mentre la quarta contiene otto video.


Museo Etnografico Arte Contadina

L'allestimento di questo museo è organizzato su due piani espositivi all'interno di una vecchia casa che riproduce la tradizionale casa dell'epoca. Vi è un portico con delle scale di granito, un pavimento e un soffitto in legno. Questo museo è molto noto perché le persone sono curiose di conoscere le epoche passate.

Asia T., Mario S., Valentina C., Niccolò P.


Leonardo Da Vinci Experience

Leonardo morì nel 1519 esattamente 500 anni fa.

Leonardo è stato un pittore, scultore, meccanico, ingegnere, inventore, artista e scienziato, uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento. È considerato uno dei più grandi geni dell'umanità. Durante la visita al museo la guida ci ha raccontato che Leonardo da Vinci aveva un maestro di nome Verrocchio. Successe che Verrocchio realizzò il disegno del Battesimo di Cristo con due angeli ma non era molto convinto, allora chiamò due allievi a cui chiese di eseguire lo stesso disegno. Finite le opere si rese conto che il disegno più bello era quello di Leonardo. Da quel momento in poi capì che aveva a che fare con un pittore più bravo di lui. 

A 20 anni Leonardo era già fuori dalla bottega di Verrocchio e a 20 e 23 anni realizzò il capolavoro dell'Annunciazione

Realizzò tantissime altre opere, era un'artista molto preciso, fino a quando il disegno non era perfetto non lo consegnava. Aveva lasciato delle opere incomplete e da queste è stato possibile capire la tecnica che utilizzava per disegnare. A 20 anni si trasferì a Milano alla corte di Ludovico il Moro che però aveva il difetto di pagare poco le sue opere. Ludovico il Moro chiedeva a Leonardo di disegnare delle macchine scenografiche per le sue feste, come per esempio un cavallo che trasformato in robot rallegrava le scenografie teatrali. La gente era entusiasta di queste coreografie animate. Ma Leonardo era stanco di fare queste cose, perché voleva dipingere e fare l'ingegnere. Era appassionato di meccanismi, voleva capire l movimento della natura, delle nuvole, voleva sapere di più sull'acqua e gli animali, aveva scoperto che l'aria non era trasparente. Iniziò a disegnare madonne bellissime. Ludovico il Moro gli fece disegnare il monastero di Santa Maria delle Grazie a Milano e con questa opera realizzò uno dei suoi ultimi quadri, L'ultima cena, con una tecnica nuova che anche adesso con il tempo, ha dei colori bellissimi.

Sofia M., Santinu S., Luca G.

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia