Le nostre letture
"I genitori ti insegnano ad amare, ridere e correre. Ma solo entrando in contatto con i libri, si scopre di avere le ali"
Helen Hayes
Questa pagina è dedicata al meraviglioso universo dei libri. Durante l'anno scolastico ognuno di noi ha letto un libro e l'ha presentato in classe cercando di suscitare l'interesse e l'attenzione dei compagni. Spesso è capitato che i libri ci siano piaciuti così tanto da esserceli scambiati a vicenda. I libri hanno storie diverse, ma raccontano quasi tutti il coraggio e la forza che bisogna avere per superare gli ostacoli della vita.
Di seguito presentiamo una scheda sintetica delle letture fatte.
Ilaria D., Fabrizio S. Giorgia D.

Ammare
"Capita a tutti di aprire gli occhi un giorno"

Ammare è un libro scritto a quattro mani da Alberto Pellai (medico e psicoterapeuta) e Barbara Tamborini nota psicopedagogista. Protagonista del libro è Mattia, ragazzo quattordicenne che grazie a una ricerca che deve fare per scuola inizia a interessarsi della problematica dei migranti. Cerca di spiegare alle persone, attraverso un blog, il motivo per cui i migranti sbarcano in Italia scappando dal loro paese. Mattia capisce e vuole insegnare a non amare solo se stessi ma anche gli altri.
Questo libro affronta la tematica dei migranti che per cercare la salvezza o per amore arrivano nel nostro paese. Noi non essendo abituati ad accettare persone che sono diverse da noi le rifiutiamo come se fossero una cosa sgradevole e lo sapete perché? Alcuni ci arriveranno subito altri a stento ma credo che tutti ce l'abbiate in mente... sì, il pregiudizio!
Mattia è un ragazo coraggioso che ha voluto conoscere meglio la problematica dell'immigrazione, tanto attuale oggi. Ha avuto molto coraggio, rispetto a me e rispetto ad altri che possono fare qualcosa e non fanno niente. Ha fatto la fatica di documentarsi su un argomento complesso e di difficile comprensione. Non mi è mai capitato di informarmi in maniera dettagliata sui migranti, ma questo libro mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti dell'immigrazione che non avrei mai considerato.
Fabrizio S.
La vita è una bomba
"Il lavoro di ogni uomo è trasformare le cose cattive in cose buone."

Questo libro, scritto da Luigi Garlando, ha come protagonista un ragazzino di nome Milan che trasferitosi a Milano racconta della guerra in Bosnia attraverso delle metafore calcistiche che contribuiscono a rendere il libro fluido e avvincente.
Il libro mi ha colpito perché, appunto, parla di calcio e a me piace tantissimo il calcio, ma anche perché fa riflettere sulla bruttezza della guerra in Bosnia che c'era fino a 20 anni fa.
Consiglio questo libro perché è in grado di affrontare tematiche belle come quella del calcio, con tematiche tristi e brutte come quelle della guerra mettendole in continuo paragone. È un libro adatto quindi non solo per chi ama il calcio ma anche per chi vuole conoscere di più le vicende storiche
Omar T.
Io sono Malala
"Vedere ogni essere umano sorridere di felicità è il mio desiderio. Io sono Malala. Il mondo è cambiato, ma io no."

"Malala è una ragazza pakistana di sedici anni che ama andare a scuola per imparare a leggere, ma per i talebani questo suo desiderio deve essere punito con la morte. Per questo il 9 ottobre 2012 un uomo sale sull'autobus che la stava riportando a casa e le spara tre proiettili in testa. Malala è in fin di vita, ma sopravvive miracolosamente e da quel momento diventa il simbolo universale della lotta per il diritto alla cultura e al sapere, fino ad arrivare all'assemblea generale delle Nazioni Unite. Il 10 ottobre 2014 Malala è stata insignita del premio Nobel per la pace diventando, con i suoi diciassette anni, la più giovane vincitrice di un premio Nobel."
Consiglierei a molte persone questo libro perché mi ha aperto un mondo su come la vita delle ragazze pakistane sia molto più rigida e difficile della nostra. Il libro fa ragionare su molte cose, su come siamo fortunate noi, ragazze occidentali, che siamo libere di poter esprimere le nostre opinioni senza che qualcuno ce lo impedisca. Un'altra cosa che colpisce è la forza e il coraggio di una ragazzina che da sola è riuscita a stravolgere tutto quanto. Ho letto vari libri su delle storie del Pakistan ma nessuna mi è piaciuta come questa, spero che capitino altre occasioni per rileggerlo e per comprenderne meglio il significato.
Francesca B.
Iqbal
"Raccontala a tutti la nostra storia, che non se ne perda il ricordo. Solo così Iqbal sarà sempre accanto a noi".

"Questo libro è stato scritto da Francesco D'Adamo e racconta la storia del ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Ceduto dalla sua famiglia di contadini ridotti in miseria, in cambio del prestito di 26 dollari, costretto a lavorare in una tessitura di tappeti dall'alba al tramonto, incatenato al telaio, in condizioni disumane, come milioni di altri bambini nei paesi più poveri del mondo, Iqbal troverà la forza di ribellarsi, di far arrestare il suo padrone, di denunciare la "mafia dei tappeti", contribuendo alla liberazione di centinaia di altri piccoli schiavi."
Questo libro è molto interessante perché tratta di una storia vera che narra di come sia faticosa e crudele la vita in Pakistan dove i bambini, come in questo caso, vengono venduti dai propri genitori per due soldi ai fabbricanti di tappeti, e vengono resi schiavi e trattati come bestie. Questo libro lo consiglio a tutti perché fa capire che bisogna avere il coraggio di parlare e di non arrendersi mai.
Maria Lucia S.
Per questo mi chiamo Giovanni
"Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini"

Questo libro, scritto da Luigi Garlando, parla di un bambino di Palermo, Giovanni. "Per il suo decimo compleanno, il papà gli regala una gita attraverso la città per spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui è stato scelto proprio Giovanni. Tappa dopo tappa, nel racconto prendono vita i momenti chiave della vita di Giovanni Falcone, il suo impegno, le vittorie e le sconfitte, l'epilogo. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c'è anche a scuola, la mafia è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi."
Secondo me questo libro ha un significato molto importante perché riesce a spiegare che con l'omertà non ci si salva ma si peggiorano le cose. Consiglio la lettura perché ha innanzitutto una trama avvincete, ma anche perché la cosa che mi ha colpito di più è il fatto che con semplici parole l'autore ha saputo spiegare una cosa così complessa e cruda come la mafia.
Giuseppe C.
Vietato dire non ce la faccio
"La sindrome di Down non è quella disgrazia che tutti credono. Solo l'ignoranza è una disgrazia. Invece è necessario ribaltare le prospettive e mettere da parte i luoghi comuni: per noi la vita è possibile! E non ne vogliamo una straordinaria, ci basta dimostrare quanto sia meravigliosa la nostra normalità"

Il libro Vietato dire non ce la faccio, scritto dalla stessa protagonista Nicole Orlando e dalla giornalista Alessia Cruciani, parla di una ragazza (Nicole) con la sindrome di down, che nonostante le sue difficoltà riesce a raggiungere grandi soddisfazioni soprattutto nel mondo dello sport dove trova la sua libertà e realizzazione. Vince numerosissime gare a livello internazionale e mondiale ottenendo numerosi riconoscimenti. Nicole, nata a Biella nel 1993 è amatissima dal pubblico e sui social, è stata concorrente di Ballando con le stelle. Ha avuto la fortuna di incontrare molti personaggi famosi, come per esempio i calciatori della sua squadra del cuore l'Inter, Papa Francesco e tanti altri e di essere premiata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Io consiglio questo libro perché fa capire che chiunque, anche se ha delle difficoltà, può superarle se ci crede perché è vietato dire non ce la faccio. Ed è proprio questo che mi ha colpito di questo libro, non bisogna mai abbattersi davanti a nulla e nessuno anche se il traguardo sembra lontanissimo o persino irraggiungibile.
Valentina A.
Sotto il burqua
"Innalza le tue parole, non la tua voce: è la pioggia che fa crescere i fiori, non il tuono"

Sotto il burqua è stato scritto da Deborah Ellis, una scrittrice che è andata in Afghanistan e ha deciso di raccontare la vita delle donne afghane. In questo libro si narra la storia di una ragazza di 11 anni di nome Parvana, che vive con la famiglia in un piccolo appartamento di Kabul, durante l'occupazione dei talebani. Per poter uscire di casa e lavorare Parvana si traveste da ragazzo. Il libro racconta tutte le avventure e le difficoltà che questa ragazza deve affrontare. Il personaggio non è realmente esistito ma è stato costruito dall'autrice a partire dalle testimonianze che lei ha raccolto nei campi per rifugiati pakistani.
Questo libro mi ha colpito molto perché racconta di come è veramente dura la vita delle donne già da bambine in Afghanistan. Lo consiglierei perché fa riflettere e fa capire che la vita non è semplice come può sembrare e bisogna combattere per affrontarla.
Lorenza P.
Piccole donne
"Quando siete scontente ricordatevi soltanto di tutto il bene che avete e siatene riconoscenti"

Piccole donne è un romanzo scritto da Louisa May Alcott nel 1868. Racconta la storia di quattro sorelle Jo, Meg, Beth ed Amy che si ritrovano a vivere sole con la loro madre dopo che il padre è chiamato a combattere la guerra di secessione americana. Le ragazze profondamente unite tra loro ma molto diverse caratterialmente passano il tempo aiutando in casa, ricamando e leggendo. Meg è la maggiore, assennata e gentile; Jo è la più viva e autonoma, di grande intelligenza e determinata nel voler diventare una scrittrice; Beth è la più dolce e riservata, forse perché da tempo malata; Amy, invece è la più superficiale. Le ragazze dovranno imparare ad affrontare i problemi e a essere più responsabili.
Consiglierei questo libro perché parla dell'amore fraterno, parla dell'unione che c'è in una famiglia, mostra l'affetto e la buona volontà nell' aiutare il prossimo. Mi ha colpito il fatto che le sorelle all' inizio del romanzo si lamentano per la loro povertà in famiglia, ma poi capiscono che anche essendo povere basta avere l'amore della famiglia per essere felici. Penso che questo libro possa aiutare i ragazzi, in generale, a capire quali sono i valori fondamentali della vita come, per esempio l'amicizia e la famiglia.
Giorgia D.
La pianista di Auschwitz
Per i bambini mandati a sinistra.
"Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione, o della classe alla quale appartengono. Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l'amore, per il cuore umano, è più naturale dell'odio."

La pianista di Auschwitz è un libro scritto da Suzy Zail in cui racconta la storia della sua famiglia ebrea. Facendo tesoro dei racconti che le ha fatto il padre prima di morire, l'autrice li rielabora costruendo la storia della protagonista Hanna. "Hanna ha quindici anni ed è una pianista di talento. È cresciuta in una famiglia ebrea della media borghesia ungherese, ma quando la città in cui vive viene rastrellata, dovrà conoscere insieme ai suoi cari gli orrori del campo di concentramento. Sua madre impazzirà dopo essere stata separata dal marito, e Hanna rimarrà sola con la sorella Erika ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come Auschwitz. Un giorno, però, le viene offerta la possibilità di suonare il pianoforte per il comandante del lager, una scelta sofferta per la povera ragazza. Una volta entrata nella villa del nazista, conoscerà suo figlio, Karl, ragazzo affascinante che sembra rinnegare la vita dello spietato padre. Di primo acchito, Hanna non potrà fare a meno di odiarlo con tutta sé stessa. Eppure, man mano che passano i mesi, un altro sentimento per il giovane Karl si farà strada nel suo cuore..."
Il libro è stato molto interessante e allo stesso tempo anche commovente, perché i fatti che vi sono narrati sono realmente accaduti. Mi ha colpito molto il coraggio dell'autrice perché ha raccontato una storia personale molto dolorosa. Allo stesso modo è stato toccante il coraggio della protagonista che, nonostante avesse perso i suoi genitori, ha lottato contro ogni difficoltà aiutando anche le persone a lei vicine. Di solito davanti agli ostacoli della vita è più facile pensare solo a sé stessi ed essere egoisti. A me piacerebbe avere le sue stesse qualità quando mi trovo davanti a problemi difficili da superare. Consiglierei questo libro perché è molto incoraggiante e dona molta forza.
Ilaria D.
La piccola anima e il sole
"Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce"

Il libro La piccola anima e il sole, scritto da Neale Donald Walsch, narra la storia di un'anima che incontra Dio e gli pone delle domande alle quali Dio, con piacere risponde. È un libro simbolico che vuole trasmetterci, attraverso una storia semplice e comprensibile da tutti, il senso di alcuni concetti profondi come il dolore, la forza del perdono e l'amore che ognuno di noi ha dentro e che è la vera forza che muove il mondo.
Questo libro è molto breve ma con tanti significati. Quello che mi ha colpito di più è il perdono che possiamo dare agli altri. Consiglio questo libro perché fa riflettere sul senso della felicità e sull'anima che abbiamo dentro di noi e che ci rende esseri unici e speciali.
Chiara B.